lunedì 27 maggio 2013

“Garantire e promuovere il pieno sviluppo dell’infanzia e dei giovani”, lavori in commissione

Domani, Martedì 28 Maggio la IV Commissione consiliare che presiedo aprirà un nuovo tema di lavoro dal titolo “Garantire e promuovere il pieno sviluppo dell’infanzia e dei giovani”.

La commissione, in questo primo incontro di avvio, si occuperà in particolare del successo formativo e della dispersione scolastica.

L’incontro si svolgerà nella Casa Comunale di via Columbano alle ore 16,30.

All’incontro saranno presenti Mariella Marras, esperta di dispersione scolastica, e tutti i dirigenti scolastici delle scuole di Alghero.

Il lavoro a cui la commissione consiliare martedì dà l’avvio muove da alcune considerazioni.

La prima riguarda la situazione regionale. La Sardegna è ai primi posti nella classifica nazionale per quanto riguarda i tassi di povertà assoluta e relativa dell’infanzia, livelli di interruzione scolastica tra i più alti in Europa, percentuale di servizi per l’infanzia insufficiente, disoccupazione giovanile alle stelle, scuola digitale in ritardo, scuole fuori norma dal punto di vista della sicurezza e inadeguate alle esigenze della didattica.

Nel particolare di Alghero, all’interno della Provincia di Sassari siamo il Comune con il più alto livello di disagio giovanile e con la più elevata incidenza di minori che incorrono in provvedimenti della giustizia minorile; subiamo una grave mancanza di spazi dedicati all’infanzia e ai giovani, di spazi per il gioco e per l’incontro, di spazi per le attività motorie e sportive che devono essere svolte all’interno delle scuole.

Assente, in tutti questi anni, qualsiasi provvedimento volto a favorire la partecipazione, la rappresentanza e la consultazione di adolescenti e ragazzi in materia di promozione e di realizzazione delle politiche in loro favore; allo stesso modo completamente assente – tranne che per alcune significative esperienze realizzate dalle scuole della città - una seria e accurata riflessione sul diritto alla città da parte dei bambini e dei ragazzi.

Questi dati ed elementi ci mostrano una Sardegna e una città - la nostra – che si è disconnessa dal futuro perché ha dimenticato i suoi cittadini più giovani e ci dicono, senza possibilità di smentite, come la nostra idea di futuro, e il mondo che stiamo contribuendo a costruire, stiano erodendo alla radice l’idea e la possibilità stessa di futuro delle nuove generazioni.

L’indice del "consumo di futuro" corre parallelo alla nostra crisi economica, alla disoccupazione giovanile altissima, alla pochezza del sostegno alle famiglie giovani, alla mancanza di partecipazione e di coinvolgimento dei giovani, alla negazione dei diritti dei bambini, alle nostre città pensate solo in funzione del “maschioadultoautomunitosanoproduttivo”.

Consumando l’idea di futuro dei bambini e dei ragazzi, le loro aspettative, i loro desideri e i loro sogni, stiamo segando il ramo dell’albero su cui siamo seduti.

Un futuro in cui, come mostrano tutte le previsioni, i nostri bambini e i nostri ragazzi saranno una risorsa rara e preziosa, e in cui i loro padri - i bambini e gli adolescenti di oggi - saranno chiamati a dare un contributo determinante (come mai lo è stato in passato) per reggere, con le competenze acquisite e il loro (si spera) lavoro, i gravi squilibri generazionali di un paese ancora più vecchio e le grandi sfide che abbiamo di fronte: l’elaborazione di nuovi modelli di sviluppo, la conversione ecologica, la necessità di allargare e rafforzare il fronte della uguaglianza nei diritti e di costruire comunità solidali ed empatiche.

Se vogliamo riconnetterci al futuro, oggi più che mai occorre mettere al centro dell’agenda i temi dell’infanzia, dell’adolescenza e dei nostri giovani.

Serve una strategia articolata per garantire e promuovere il benessere e lo sviluppo positivo dei nostri bambini e dei nostri ragazzi; serve una strategia definita da portare avanti attraverso una pluralità di misure diverse, capace di agire su diverse dimensioni e di coinvolgere tutti gli attori (pubblici, privati, associativi e del terzo settore), di promuovere collaborazioni verticali tra più livelli, di costruire reti territoriali efficienti; calibrata al raggiungimento di obiettivi misurabili attraverso un costante processo di monitoraggio e valutazione; da attuare con il coinvolgimento diretto di bambini e dei ragazzi, delle loro famiglie, di tutta la comunità locale. Una strategia che si ponga come obiettivo la creazione e l’attivazione del capitale umano come una delle principali leve di sviluppo di una società.

Nella seduta del Consiglio Comunale del 14 maggio i consiglieri Rosa Accardo e Giampietro Moro hanno presentato un ordine del giorno sulla costituzione dell’osservatorio adolescenza, a cui ha fatto seguito la delibera del Consiglio Comunale n° 19 del 15 di maggio. La IV Commissione intende ora dare gambe a questa indicazione del Consiglio Comunale, iniziando un percorso di studio e di analisi di un ambito di intervento: quello del successo formativo e della dispersione scolastica.

Mentre nel Centro e nel Nord il sistema dell’istruzione nel suo complesso si rafforza, in Sardegna abbiamo una dispersione scolastica altissima, indici di scolarità tra i più bassi del Meridione, una formazione professionale che va ricostruita e rilanciata. In particolare, gli indicatori sui livelli di istruzione evidenziano che la Sardegna occupa una posizione di retroguardia in Italia e, ancor di più, nei confronti dell’Europa e dei paesi Ocse. I giovani che abbandonano prematuramente gli studi rappresentano per la Sardegna un record assoluto: il 25,1 secondo i dati Istat del 2011, prima fra tutte le regioni.

Per questo motivo è indispensabile predisporre, con la necessaria urgenza, una strategia di intervento.

Cosa per niente semplice, dato che si tratta di un fenomeno ampio e molto complesso, che chiama in causa diversi fattori e che richiede una molteplicità di azioni non solo in ambito scolastico ma anche in ambito sociale, amministrativo e naturalmente politico e programmatico; è necessario insomma coinvolgere l’intero territorio. E questo deve essere il ruolo che l’amministrazione raccoglie: sensibilizzare la nostra comunità e stimolare l’individuazione di percorso condiviso con tutti i soggetti interessati.

Con questa consapevolezza la commissione consiliare martedì inizierà un percorso di approfondimento, di analisi del tema e di confronto con chi lavora sul campo. Si inizierà dal mondo della scuola incontrando esperti e i dirigenti scolastici delle scuole di Alghero.

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