giovedì 23 maggio 2013

Spazi pubblici ad Alghero, lavori in corso

Nella seduta del 8 Maggio, ho avviato in Commissione consiliare "Politiche sociali, Cultura, Istruzione" che presiedo i lavori e la discussione sugli spazi pubblici ad Alghero.

Vorrei raccontarvi di che cosa abbiamo parlato e quali obiettivi ci siamo posti.

Alghero ha bisogno di spazi pubblici per le persone e le associazioni, spazi per l'istruzione, spazi pubblici per l’attività sportiva, spazi pubblici per la creatività artistica, spazi verdi e spazi per il gioco, spazi pubblici per l’incontro fra le generazioni.

Alghero possiede già molti spazi pubblici chiusi e all'aperto non utilizzati o utilizzati male, dal Balaguer al Circolo dei Marinai, dalla sala in Piazza dei Mercati all'auditorium di Maria Pia, dalle aree cedute e abbandonate agli spazi delle scuole, dai teatri agli spazi sportivi, passando per le torri e per molti altri spazi di pregio ma caduti in disuso.

L'Amministrazione deve porsi l'obiettivo di riattivare questi spazi, di rivitalizzarli, immetterli in un circuito di utilizzo per la socialità, la cultura, l'istruzione e l'attività delle associazioni.

Una cosa è certa: la scarsità di risorse economiche, tecniche ed umane, non consentono al Comune la manutenzione, gestione e attivazione solitaria di tutto questo patrimonio.

Servono nuovi modelli di utilizzo e di gestione, serve far affidamento alle disponibilità ed energie sociali, serve un progetto che coinvolga le varie forme di società organizzata e che mobiliti energie, risorse, fantasie e intelligenze per la gestione e la rivitalizzazione, in un progetto organico e condiviso.

Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso il seguente percorso:
  1. Censimento del patrimonio esistente (con il supporto del Dipartimento di Architettura che si è offerto di realizzare un sistema informativo). 
  2. Concordare ed attribuire i tipi d'uso previsti per ogni spazio (istruzione, ricreazione, attività culturali, spettacolo, orti urbani, aree gioco, ecc.), dopo un confronto pubblico con le associazioni, operatori culturali, collettivi, artisti, scuole. 
  3. Alla luce di queste attribuzioni, organizzare un concorso di manifestazione d'interesse rivolto alle associazioni ed agli operatori che avanzano progetti di utilizzo e di gestione degli spazi in diversi periodi dell'anno; una commissione indipendente, espressione dell’amministrazione, potrebbe essere incaricata di valutare i progetti e la loro coerenza con gli obiettivi di politica culturale; e su questa base destinare alle loro attività eventualmente anche un finanziamento nel caso in cui vengano svolti servizi pubblici convenzionati. 
Questi sono i risultati che la commissione prevede di produrre:
  1. Censimento degli spazi pubblici, avendo cura soprattutto di far emergere o di valorizzare quello che non è visibile o che non si conosce (vedi aree di cessione), ma anche quello che invece è pronto per essere messo a disposizione della comunità (vedi il Quarter) 
  2. Stato degli immobili, materiale e gestionale e concessioni 
  3. Piano destinazione 
  4. Regolamenti d’uso 
  5. Procedure di raccolta e valutazione di proposte, progetti, idee 
  6. Coordinamento con associazioni, costituzione di agglomerati e reti di associazioni, piani di governo condiviso 
  7. Quadro di risorse 
  8. Piano di sperimentazione 
Per concludere. L’impegno della commissione non è da libro dei sogni, fa leva sull’uso delle risorse esistenti e di quelle che si possono accrescere, ma ha un perno essenziale, mette in campo una risorsa enorme: la volontà e l’impegno diretto delle cittadine e dei cittadini per vivere meglio; e – si sa – in una città si vive meglio ognuno solo se si vive meglio tutti.

Ringrazio i colleghi membri della commissione per la disponibilità a mettersi al lavoro per raggiungere questi risultati.

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