giovedì 24 ottobre 2013

Incontro pubblico sulle prospettive politiche: com'è andata

Nel mio ultimo intervento in consiglio comunale ho detto che chi opera nello spazio pubblico ha il dovere della trasparenza. “Trasparenza” non è una parola retorica, propagandistica. Trasparenza significa innanzitutto chiarezza.

La grave situazione politica e la durezza dello scontro politico in atto impongono una riflessione profonda. Questa riflessione, a parer mio, non può essere condotta solamente all’interno del “palazzo” della politica, quello istituzionale e quello dei partiti e dei movimenti politici.

Questa riflessione deve avvenire in modo aperto e chiaro con i cittadini.

Ecco perché l'altro ieri, il 22 Ottobre, ho voluto promuovere un incontro pubblico, largo e senza confini, oltre le singole appartenenze o opinioni politiche.

L’incontro è andato molto bene non solo perché ha partecipato un pubblico numeroso ma anche perché la discussione si è svolta in modo pacato e serio, fuori dal linguaggio del cosiddetto “teatrino delle politica”. Non si è parlato di polemiche, di posizionamenti e di rivendicazioni. Niente di tutto questo. Si è solo cercato di capire, tutti insieme, cosa è meglio per la città.

Nel corso del dibattito da parte dei presenti è stata espressa una valutazione negativa di questi quindici mesi di esperienza politica, sia per quanto riguarda i contenuti dell’azione amministrativa sia per quanto riguarda il metodo con il quale l’azione è stata portata avanti. Non solo quindi tanti – troppi – obiettivi del programma non realizzati, ma anche l’aver utilizzato un metodo contrario a quello inizialmente stabilito.

La mozione votata in aula ha offerto una rappresentazione efficace di tutto questo e di ciò che l’amministrazione non è riuscita a fare in questi mesi. Questioni strategiche, di enorme rilevanza per il futuro della città e per la vita degli algheresi. Per questo motivo attraverso quella mozione si è chiesto al sindaco la disponibilità a fare un passo indietro, consegnando le proprie dimissioni, perché solo con un gesto che manifesti vera e seria volontà a capire ciò che è stato, a riconoscere errori e debolezze, si può pensare di fare qualche passo avanti.

Durante l’incontro tutti i presenti hanno convenuto su questo punto, sul fatto che è impossibile immaginare qualsiasi ripartenza senza un atto formale da parte del Sindaco che dimostri la capacità di fermarsi per ritrovare innanzitutto le ragioni dell’essere una coalizione e poi, subito dopo, per tracciare una possibile rotta politica sulle cose da fare subito.

Sappiamo però che ad oggi nessuna decisione è stata presa da parte del Sindaco, non solo rispetto alle dimissioni ma anche riguardo alla formazione di una nuova giunta, e questo preoccupa molto. La città è ferma, sospesa in un vuoto politico e amministrativo che non può essere protratto neanche un giorno di più.

Si è discusso a lungo su ciò che è possibile fare e sono emerse diverse proposte, alcune maggiormente caute e altre più nette e drastiche. Tutti però hanno convenuto su due elementi.

Da una parte la necessità che il Sindaco assuma la sua parte di responsabilità rispetto alla situazione politica e amministrativa dimettendosi dall’incarico; questo deve essere fatto immediatamente, prima che lo scontro politico si faccia ancora più acuto e che la città imploda.

Dall’altra, quella di portare il tema della crisi politica nell’ambito del dibattito pubblico, consapevoli del fatto che solo con la massima chiarezza e trasparenza sarà possibile pensare di non aver tradito la fiducia della città.

Natacha Lampis

Nessun commento:

Posta un commento