lunedì 28 ottobre 2013

Istituto Agrario di S.M. La Palma: situazione, esiti, sfide

Venerdì mattina, il 25 Ottobre, insieme ad una delegazione di genitori e al consigliere Valdo di Nolfo membro della commissione consiliare che io presiedo, ci siamo recati a Sassari per parlare dell’Istituto agrario con l'assessore regionale all'Istruzione Sergio Milia.

L’IPAA di Alghero è da diversi anni in forte crisi di iscrizioni. All’inizio di quest’anno scolastico sono state presentate 10 iscrizioni per la classe quinta e 5 per la classe terza.

Le ragioni di tale fallimento arrivano da lontano e hanno molte ragioni, tra cui:

1. la perdita di ruolo dell'IPAA che invece di puntare alla costruzione di una figura originale per il mercato del lavoro è piano piano diventato quasi un doppione del tecnico agrario;

2. la perdita della vocazione originaria che ha prodotto uno svuotamento della formazione pratica dell'agrotecnico, formazione che rappresenta il vero punto di forza dell'IPAA;

3. l'elevatissima "mortalità" dei diplomati professionali nei percorsi universitari;

4. la crisi occupazionale del sistema agroalimentare dovuta alla deruralizzazione del nostro territorio e della Sardegna tutta;

5. il fatto che gli IPAA sono spesso collocati in campagna, all'interno di aziende agricole, in una situazione non favorevole dal punto di vista delle aspettative di socialità dei ragazzi;

6. il fatto che la politica locale in tutti questi anni non ha affrontato in modo energico e risolutivo l’impoverimento progressivo dell’istituto.

Fatti i conti con questo numero di iscrizioni e avendo chiara la situazione generale dell’IPAA, con la commissione e con l'assessore Caula ci siamo detti che avremmo comunque puntato ad avere riconosciute le classi, in modo da tenere aperta la scuola, per poi costruire il rilancio dell'istituto attraverso la realizzazione di un progetto che ne rafforzasse l'identità e l'offerta formativa.

Nel corso dell'incontro con Milia abbiamo avuto la conferma che le classi non verranno istituite. I numeri non consentono, né al Ministero né alla Regione Sardegna, lo straordinario sforzo che tutti noi - attraverso più voci e in più momenti - abbiamo richiesto all'assessore.

Abbiamo però ottenuto una cosa importante per i ragazzi: la possibilità di chiudere il percorso di studio. Attraverso i fondi della Lg. 28 destinati alla lotta alla dispersione scolastica i ragazzi potranno godere di un progetto di supporto didattico che dovrà metterli nelle condizioni di fare l'esame di Stato e di prendere il diploma.

Per i ragazzi di terza vale la stessa opportunità. Potranno usufruire dei fondi nel modo in cui preferiscono, o frequentando in uno dei “tecnici agrari” più vicini o iscrivendosi all'istituto alberghiero.È chiaro che non era questo quello che volevamo, volevamo per loro la conferma della formula articolata. Ma questo è, ed è comunque qualcosa.

Cosa possiamo provare ad ottenere ancora?

Che l’attività dei ragazzi di quinta possa svolgersi all’interno dell’Istituto Agrario. Certo, non è come avere una classe, ma sarebbe comunque una piccola luce ancora acceso che ci consentirebbe di non vedere la scuola chiusa. Questa naturalmente è la prospettiva realistica per quest’anno.

Per l’anno prossimo è tutto da fare, avendo la consapevolezza di partire dal punto zero. Ma parliamoci chiaro, fuori dai denti e dalla retorica dell’azione politica: non sarebbe stato molto diverso neanche con cinque ragazzi che dalla terza passano alla quarta classe.

L’unico modo vero - e non posticcio - di salvare per la nostra città l’istituto agrario è garantirgli un nuovo futuro e il futuro in una scuola sono gli studenti, che devono essere almeno 20 per chiedere al Ministero l’istituzione di una classe.

È questa la sfida che dobbiamo essere capaci di raccogliere, stavolta in modo tempestivo e serio.

2 commenti:

  1. Se non si ha un vero piano di rilancio per l'agro e' inutile parlare di un futuro per l'IPIAA.Ci vorrebbe solo un po di sincerita' ad ammettere che da questo istituto e' spesso uscita prevalentemente mediocrita' , priva di qualsiasi possibilita' di essere utilizzata da nessuna azienda per il futuro .Da sempre e' stata utilizzata come parcheggio per disabili oltre che per studenti all'ultima spiaggia(Non vuole essere un inno razzista ma il riportare la verita')!Ia totale deriva di questo istituto riflette completamente lo stato di abbandono di una intera regione , quella dell'agro , dove, di fatto , non si e' sviluppato niente!!Le due cose vanno di pari passo, niente piano per l'agro , niente scuola,il rilancio dell'agro ed il rilancio della scuola!!!Ma questo e' un concetto troppo raffinato per i politici in generale , figurarsi per quelli algheresi ,specchio di una fetta di popolazione , purtroppo!!!

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    1. mio figlio è stato studente in questa scuola ma posso assicurarle che non si tratta ne di un disabile e ne di uno studente all'ultima spiaggia (con tutto rispetto per i disabili) credo che lei stia mancando di rispetto a tutti coloro cheh anno frequentato quest'istituto ,e i quali si sono battuti per mantenerlo aperto e giusto per precisare ,chi si è diplomato in questo istituto non si può definire mediocre ,ma anzi ,tutt'altro ,come si vede ,siamo PROPRIO NOI CITTADINI A REMARE CONTRO a una scuola che sino a qualche anno fa ,era l'eccellenza .

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